Uno dei procedimenti che vengono realizzati, dal punto di vista normativo, quando si è di fronte a una casistica piuttosto particolare, è quello dell’apertura giudiziaria, un momento che potrebbe essere messo a punto nel caso di un’occupazione abusiva di uno spazio, come quello di una casa (o di un locale di qualsiasi altro tipo), e di una resistenza da parte di persone che si barricano all’interno di un’abitazione. Dal momento che l’occupazione abusiva è, naturalmente, qualcosa che non ha nulla a che fare con il rispetto dell‘impianto legislativo, qualora gli occupanti non vogliano abbandonare l’abitazione seguendo la norma, dovranno farlo a seguito di un’apertura giudiziaria.
Per questo motivo, vale la pena prendere in considerazione tutto ciò che c’è da sapere a tal proposito, in virtù del fatto che l’apertura giudiziaria avviene sulla base dell’intervento di un fabbro in Milano provincia o di un qualsiasi altro fabbro specializzato che possa intervenire attraverso la salvaguardia di numerosi aspetti che, dal punto di vista normativo, devono essere assicurati da un punto di vista prettamente giudiziario.
Apertura giudiziaria: che cos’è e qual è l’iter da rispettare dal punto di vista normativo
Per quel che concerne l’apertura giudiziaria, è importante considerare che cosa sia in termini esemplificativi e quale sia il suo funzionamento nello specifico. Generalmente, l’apertura giudiziaria è definita come un momento in cui un’abitazione viene aperta forzatamente a seguito di una occupazione abusiva da parte di persone che, poi, decidono di opporre resistenza e di barricarsi all’interno di una casa, nonostante i richiami e gli ultimatum ad abbandonare l’abitazione. L’apertura giudiziaria è, quindi, sostanzialmente, un’apertura forzata che avviene sulla base dell’intervento di fabbri specializzati e altri professionisti del settore, che possano realizzare le varie operazioni in modo da salvaguardare diversi aspetti che funzionano dal punto di vista normativo.
Inoltre, un’apertura giudiziaria è un atto esecutivo che può essere eseguito solo a seguito di una sentenza emessa da un giudice o un autorità giudiziario, che dunque funge da autorizzazione legislativa. L’apertura forzata della porta di un’abitazione, di uno stabile o di un locale chiuso permetterà di restituire quest’ultimo al suo legittimo proprietario o, in assenza di un proprietario, di restituire all’abitazione a un’autorità giudiziaria competente che la utilizzerà nel senso comune della normativa, che ne impone il riutilizzo in determinate destinazioni e finalità.
Come funziona un’apertura giudiziaria?
Da un punto di vista prettamente tecnico, l’apertura giudiziaria funziona quando si è in presenza di un locale chiuso, occupato abusivamente e, dunque, meritevole di un intervento dal punto di vista esecutivo. Innanzitutto deve essere presente, per far sì che l’apertura giudiziaria avvenga da un punto di vista normativo, un ufficiale giudiziario incaricato, che dovrà essere assistito da figure professionali e dalla forza pubblica, a seguito di una autorizzazione giudiziaria che avvenga da parte di un giudice o di altre autorità competenti.
L’apertura giudiziaria è stabilita dall’articolo 68 del codice penale, che sancisce che l’ufficiale debba essere assistito da esperti di una professione, come un fabbro, o da persone idonee a rendere possibile l’apertura di una porta in modo forzato, dal momento che da solo non potrebbe completare l’attività di scasso.
Ovviamente, ci si rivolge nella maggior parte dei casi a fabbri specializzati in apertura giudiziarie poiché il professionista ha l’obbligo di aprire le porte di casa cercando di non provocare danni alla struttura dell’abitazione, oltre che operando nel rispetto della norma che permette, chiaramente, di salvaguardare l’immobile e, eventualmente, le persone che si trovano all’interno dello stesso. Chiaramente, un fabbro o un altro professionista permetterà di agire con strumenti e con una professionalità che in nessun altro caso si avrebbe.